La bandiera della Sardegna, iconica e piena di storia, rappresenta un simbolo inconfondibile dell’identità regionale. Al centro di questo vessillo sventola l’immagine dei Quattro Mori, personaggi che evocano un passato millenario.
Adottata ufficialmente nel 1952, la bandiera sarda ha al centro un Croce di San Giorgio rossa, sullo sfondo bianco, suddividendo il campo in quattro parti. In ciascuna di queste risiede un moro bendato, con una benda bianca sugli occhi e un nastro che lega i capelli in alto.
Ma chi sono realmente questi Quattro Mori? La risposta è un viaggio nel tempo, attraverso secoli di storia e leggenda. Secondo una delle teorie più diffuse, i mori rappresentano la vittoria dei Re di Aragona sui Mori durante la Reconquista spagnola. Altri ritengono che simboleggino le quattro giudicarie storiche dell’isola: Cagliari, Logudoro, Gallura e Arborea.
Per molti anni, l’orientamento e il design dei Mori sono stati oggetto di discussione. Tradizionalmente, erano raffigurati rivolti verso sinistra e con una benda sulla fronte. Tuttavia, nel 2004, il Consiglio Regionale della Sardegna ha deciso di rivolgere i Mori verso destra e di posizionare la benda sugli occhi. Questo cambiamento simboleggia la liberazione dallo stato di prigionia.
La bandiera dei Quattro Mori non è solo un vessillo da sventolare durante le celebrazioni ufficiali. È un simbolo di appartenenza e identità, che fa battere il cuore a ogni sardo. È un pezzo di tessuto che racchiude storie di eroismo e resistenza, raccontando l’orgoglio e la tenacia di un popolo.
Oggi, la bandiera dei Quattro Mori sventola alta su edifici pubblici, piazze e manifestazioni, riempiendo i cuori dei sardi di orgoglio e rispetto per il loro patrimonio culturale.
In conclusione, la bandiera dei Quattro Mori è molto più di un simbolo araldico: è l’incarnazione di una storia ricca e complessa, un emblema di unità e un vessillo dell’orgoglio sardo. Con il suo bianco candido e la croce di San Giorgio, essa celebra il coraggio e la resistenza di un popolo, rendendo omaggio al suo glorioso passato.