Le tartarughe marine, durante le loro lunghe migrazioni attraverso gli oceani del mondo, non sono mai sole. Uno studio del 2020 ha rivelato che su ogni tartaruga possono viaggiare fino a 150.000 minuscoli animali, un numero e una diversità mai osservati prima. Secondo Jeroen Ingels, ecologo marino dell’Università Statale della Florida, il carapace di una tartaruga può ospitare un intero mondo di micro-organismi.
Le ricerche, condotte su 24 tartarughe arrivate sulla St. George Island, Florida, hanno identificato oltre un centinaio di nuove specie di meiofauna, principalmente nematodi. Questa scoperta apre nuove prospettive sulla biodiversità marina e suggerisce nuovi metodi per tracciare le rotte migratorie delle tartarughe.
La meiofauna, che include nematodi, anfipodi, copepodi e idroidi, occupa piccolissimi spazi inaccessibili ad altri organismi e vive in un ambiente competitivo sul carapace delle tartarughe. Ingels sottolinea che, sebbene alcuni degli organismi più grandi, come i cirripedi, possano danneggiare il carapace, la meiofauna non ha effetti nocivi.
Le tecniche di raccolta dei campioni includono l’utilizzo di lampade frontali a luce rossa per non disturbare le tartarughe e spatole in plastica per la raccolta delicata. In laboratorio, i ricercatori utilizzano setacci a maglia fine e microscopi per identificare ogni organismo.
Nathan Robinson, esperto di tartarughe marine della Fundación Oceanogrà fic di Valencia, che non ha partecipato alla ricerca, afferma che le tartarughe sono piattaforme ideali per gli organismi filtratori come cirripedi e spugne. Questa ricerca getta luce su come la meiofauna possa arrivare sul guscio delle tartarughe e sulla sua importanza nel trasporto di questi organismi attraverso gli oceani.
La ricerca su questi microscopici “autostoppisti” potrebbe offrire nuove informazioni sulle rotte migratorie delle tartarughe, contribuendo così alla loro tutela. Inoltre, lo studio di questi organismi potrebbe fornire indizi sulle condizioni ambientali delle aree attraversate dalle tartarughe.
Questo studio rivela che le tartarughe marine svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino, non solo come specie ma anche come habitat mobili per una vasta gamma di micro-organismi.