Incastonata nella Riviera del Corallo della Sardegna, Alghero offre un singolare esempio di bilinguismo, dove il catalano e l’italiano convivono, tessendo una trama unica di cultura e storia.
La presenza del catalano ad Alghero, parlato da circa un quarto della popolazione locale e presente in segnaletica e documenti ufficiali, risale al XIV secolo, quando la Corona d’Aragona prese possesso della cittĂ . Nonostante il passaggio di secoli, il catalano Algherese ha resistito, diventando un patrimonio culturale distintivo.
L’italiano rimane la lingua predominante, ma il catalano è insegnato nelle scuole e utilizzato in occasioni ufficiali. Questa convivenza linguistica si riflette anche nell’architettura della cittĂ , nelle sue tradizioni e nella sua cucina, creando un connubio affascinante di cultura italiana e catalana.
Nel 1990, il catalano è stato riconosciuto ufficialmente come lingua della cittĂ . Questo ha contribuito a promuovere l’uso del catalano, non solo tra i residenti, ma anche tra i visitatori, grazie a corsi di lingua e eventi culturali.
La Festa di Sant’Elmo, ad esempio, è un evento annuale che celebra l’ereditĂ catalana di Alghero, con musiche, danze e gastronomia catalane. Allo stesso modo, le opere di scrittori catalani vengono promosse nelle biblioteche e nelle scuole.
Il bilinguismo di Alghero è una testimonianza vivente della capacità delle comunità di preservare e valorizzare la propria identità culturale. Rappresenta un modello di integrazione linguistica che contribuisce a rendere Alghero una città unica e affascinante, dove la diversità è considerata una ricchezza da custodire e celebrare.