Negli anni precedenti lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la rete di spionaggio dell’Abwehr, il servizio segreto militare tedesco guidato dall’Ammiraglio Wilhelm Franz Canaris sin dalla sua fondazione nel 1935, aveva esteso le sue operazioni ben oltre i confini europei. Secondo quanto riportato dal giornalista storico Giuseppe Mayda, questa vasta rete si estendeva dall’America Centrale e Meridionale all’Italia, passando per l’Africa, il Giappone, la Nuova Zelanda e l’Australia, dimostrando così la capacità dell’Abwehr di infiltrarsi in vari contesti geopolitici.
Canaris, che aveva servito come ufficiale di marina e comandante di sottomarini durante la Prima Guerra Mondiale, aveva già dimostrato la sua predisposizione per le operazioni segrete trattando la costruzione di sommergibili tedeschi in violazione degli accordi di Versailles negli anni ’20. Il suo ruolo non si limitava alla mera espansione territoriale della rete spionistica, ma comprendeva anche la gestione di complesse operazioni di intelligence economica attraverso l’ufficio IG Farben N.W. 7, trasformatosi in un importante centro di raccolta informazioni sotto la guida di Max Ilgner.
La rete VOWI, nota anche come dipartimento di statistica di IG Farben, si rivelò un efficace strumento per la raccolta di dati cruciali per l’economia di guerra tedesca, tanto da attirare l’attenzione del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per le sue operazioni durante il conflitto. La Chemnyco, Inc., controllata dal personale di Farben, fu particolarmente attiva nel fornire informazioni preziose, sottolineando l’efficacia dei metodi tedeschi nell’intelligence economica.
Tuttavia, nonostante gli ingenti investimenti e la vasta rete operativa, l’Abwehr iniziò a risentire del peso delle sue stesse dimensioni, complicando la sua efficienza operativa. Questo non impedì a Canaris e al suo team di continuare a giocare un ruolo chiave nelle operazioni segrete, anche dopo lo scioglimento dell’Abwehr e la sua integrazione nel Sicherheitsdienst (SD) sotto la direzione di Walther Schellenberg, a seguito dei sospetti di Hitler sulla lealtà del servizio segreto.
Il coinvolgimento di figure come Bernhard van Lippe-Biesterfeld e l’operazione Außenweg, voluta da Himmler per salvaguardare i vertici del Terzo Reich, evidenziano la complessità e l’ampiezza delle operazioni di spionaggio tedesche, che andavano ben oltre la semplice raccolta di informazioni, influenzando significativamente gli eventi storici del ventesimo secolo.