Un recente studio condotto in natura sui leoni africani apre una nuova prospettiva sul fenomeno dello sbadiglio contagioso, suggerendo che possa avere un ruolo chiave nei gruppi sociali collaborativi di questi grandi felini. La ricerca, guidata dall’etologa Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa e pubblicata sulla rivista Animal Behaviour, esplora questa intrigante espressione comportamentale, comune a molti mammiferi ma mai precedentemente studiata nei leoni.
Lo sbadiglio, un comportamento familiare e diffuso tra gli
vertebrati, ha a lungo incuriosito gli scienziati. Sebbene le sue funzioni fisiologiche, come l’aumento del flusso sanguigno alla testa e il raffreddamento del cervello, siano note, il fenomeno dello sbadiglio contagioso e il suo ruolo sociale rimangono un enigma. Tuttavia, la ricerca di Palagi e del suo team potrebbe aver gettato nuova luce su questa questione.
Nello studio, realizzato nella Makalali Game Reserve in Sudafrica, i ricercatori hanno osservato 19 leoni di due diversi branchi. Hanno scoperto che i leoni tendevano a sbadigliare in risposta a un altro membro del branco e che questo comportamento sembrava influenzare la loro coordinazione di movimento.
“I dati hanno mostrato un quadro chiaro: dopo aver sbadigliato insieme, i due leoni attivavano un comportamento altamente sincrono”, afferma Palagi. Tale coordinazione potrebbe avere implicazioni significative per la caccia, l’allevamento dei cuccioli e la difesa del branco.
L’analisi ha evidenziato che un leone era oltre 139 volte più propenso a sbadigliare dopo aver visto un altro membro del branco farlo. Inoltre, è stato osservato che lo sbadiglio spontaneo era più frequente quando gli animali erano in uno stato di rilassamento o tra sonno e veglia, supportando l’idea che, come negli umani, lo sbadiglio possa aumentare l’attenzione.
Una delle scoperte più interessanti è stata che, dopo aver “imitato” lo sbadiglio di un altro leone, il leone “contagiato” ne riproduceva il comportamento. Per esempio, se un leone si alzava dopo aver sbadigliato, l’altro lo seguiva. Questo potrebbe indicare che lo sbadiglio contagioso nei leoni non è solo un fenomeno fisiologico, ma anche un meccanismo sociale per coordinare le azioni del gruppo.
Questo studio offre una nuova prospettiva sull’evoluzione del comportamento sociale nei leoni e potenzialmente in altre specie animali, suggerendo che lo sbadiglio contagioso possa essere più di una semplice risposta fisiologica, ma un elemento fondamentale nella costruzione e nel mantenimento dei legami sociali e della collaborazione all’interno di gruppi complessi.